sabato 24 gennaio 2015

On The Road Jack Kerouac.

Il viaggio verso sud di Sul e Dean lungo le strade infinite del Texas e del Messico, è in definitiva un viaggio verso il nulla, nel quale ciò che importa non è arrivare, ma andare, muoversi indefinitamente nella speranza, che si sa comunque vana, di esorcizzare un'ansia ed un male di vivere sempre crescenti, a dispetto delle rischiose vie di fuga offerte dall'alcool, dalla marijuana, dalla benzedrina. L'ineludibile bisogno di ribellarsi, il valore dell'amicizia, la ricerca dell'autenticità e di una difficilissima appartenenza offrono le coordinate elementari di un universo giovanile segnato dall'ombra nera della dissoluzione e della morte.
"Tutti eravamo felici, ci rendevamo conto che stavamo abbandonando dietro di noi la confusione e le sciocchezze e compiendo la unica e nobile funzione nel tempo, andare."

Jack diede vita ad un movimento chiamato "Beat Generetion", con la quale mostrò per la prima volta all'America degli anni '40 e '50 cosa volesse dire vivere bruciando nella ricerca di un qualcosa che è andato perso nel tempo assieme ai valori morali, le tradizioni antiche, i miti trascendenti, i punti di riferimento politici, sociali e religiosi; anche a costo di cercarlo lontano dagli altri, fuggendo da quella società massificata e borghese creata a tavolino dal boom economico post-bellico.




"Sal, dobbiamo andare e non fermarci mai finchè non arriviamo"
"Per andare dove, amico mio?"
"Non lo so, ma dobbiamo andare".

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